Il 23 Aprile è la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore, ricorrenza promossa dall’UNESCO per la valorizzazione e la celebrazione della lettura come attività culturale fondamentale nella storia dei popoli e dell’umanità.
La prima festa del libro si svolse in realtà il 7 ottobre, data di nascita di Miguel de Cervantes, a Barcellona per iniziativa dell’editore Vincent Clavel Andrès.La giornata mondiale del libro è anche detta “Giornata del Libro e della Rosa” proprio in riferimento alle origini catalane: Il 23 aprile è infatti anche il giorno di celebrazione di San Giorgio, patrono della Catalogna, ed è tradizione nella regione che gli uomini offrano una rosa in dono alle donne. Da quando le due occasioni coincidono i librai catalani hanno adottato l’usanza di allegare a ogni libro venduto una rosa rossa.
Vari studi concordano nel sostenere l’importanza della lettura già a partire dall’infanzia: è azzardato fare una simile considerazione? Assolutamente no. Oggi la maggior parte degli esperti, sono concordi nell’affermare che tre sono i principali vantaggi derivanti dall’iniziazione alla lettura:
–vantaggi cognitivi: la lettura è da considerarsi una vera e propria palestra in cui si può “allenare” la mente. Il leggere abitua i bambini a pensare a realtà possibili e diverse dalla propria, a provare ad anticipare con l’immaginazione quello che succederà, ad esercitare la propria capacità di problem solving nel momento in cui, mettendosi nei panni dei protagonisti, provano a pensare a cosa potrebbero fare per cercare di risolvere i loro problemi. In questo senso si può dire che la lettura stimola la fantasia dei nostri bambini e allarga il loro orizzonte di pensiero;
–vantaggi emotivi: la lettura amplia il ventaglio delle emozioni che il bambino può riconoscere dandogli un nome. E’ proprio attraverso la lettura che si può parlare ai bambini di emozioni “difficili” sia da comprendere sia da accettare: le storie dei protagonisti infatti permettono di trattare di stati d’animo particolari anche molto intensi e in alcuni casi dolorosi; i personaggi in questo senso fungono un po’ da “filtro” in quanto sarebbe probabilmente troppo “forte” parlare al bambino di alcune tematiche in maniera diretta (morte, abbandono, solitudine ecc.) e lo si fa attraverso le loro storie.
Sempre a questo proposito il testo scritto può avere la funzione di “preparare” il bambino ad una determinata situazione sconosciuta e magari in alcuni anche per certi aspetti sgradevole: in questo senso vengono scritte anche delle vere e proprie “storie sociali” utili per tutti i bambini ma anche fondamentali per esempio per i bambini con disturbi autistici (ma non solo), che preparano il lettore a ciò che dovrà andare a vivere, anticipando i passaggi di ciò che avverrà e descrivendo tutto quello che succederà (banalmente per es. ci sono storie che raccontano di una visita dal dottore o dal dentista, del primo giorno di scuola, di una gita lontano da casa…).
Inoltre la lettura, abituando il bambino ad assumere il punto di vista dei protagonisti non solo nelle azioni che compiono ma anche nelle emozioni che provano, stimolerà la cosiddetta empatia, ovvero la capacità di mettersi nei panni dell’altro e di comprendere ciò che sente e ciò che prova: essa è alla base di qualsiasi relazione;
–vantaggi relazionali: lo stimolare la capacità di empatia ha infatti delle importantissime ricadute sul piano relazionale: si agisce nei confronti degli altri, quando si sa ipotizzare ciò che stanno provando o pensando. L’assenza di empatia o la carenza di empatia, non mi permette uno scambio relazionale efficace e rende l’altro ai miei occhi indecifrabile e quindi imprevedibile. Dal punto di vista relazionale è fondamentale anche lo scambio che si crea tra chi legge e chi ascolta.
Per l’occasione, abbiamo deciso di portare i nostri ragazzi all’aperto e proporgli la lettura di un vero cult: “Il Piccolo Principe” di Antonine de Saint-Exupéry, il risultatato è stato stupefacente!
#scuolanidodamoregiugliano #giornatamondialedellibro #scuolaprimaria